mercoledì 7 dicembre 2011

la mia ciambella allo yogurt





usate pure il vasetto dello yogurt come dosatore oppure un bicchiere tipo "Nutella" , che ovviamente  riempirete  un po meno del vasetto. 
Ingredienti (dosi per 4 persone)
1 vasetto di yogurt da 125 gr (intero, agli agrumi o alla frutta come piace a voi)
3 uova
2 vasetti di zucchero
2 vasetti di farina 0 manitoba per prodotti da forno e lievitati
1 vasetto di maizena
½ vasetto di olio di semi
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
Un pizzico di sale
Preparazione
Sbattete con le fruste elettriche (se le avete... a me si sono rotte e ho usato il minipimer ma ovviamente non monta granchè) le uova intere con lo zucchero fin quando diventano chiare e spumose, mettete un pizzico di sale. Aggiungete lo yogurt, la vanillina, l’olio e le farine setacciate con il lievito .
Imburrate uno stampo da ciambella e infornate a 150 gradi in forno preriscaldato per circa 35/40 minuti.

Per lo yogurt, se si usa quello intero naturale dà un sapore più neutro, io ho usato quello alla fragola ed è venuta buonissima, secondo me potete sbizzarrirvi. 
Per controllare la cottura usate uno stuzzicadenti: se rimane asciutto dopo averlo conficcato nella torta, allora è pronta! poi la tirate fuori, lasciate raffreddare, capovolgete su un piatto piano grande e cospargete di zucchero a velo. Buon appetito!!!



venerdì 14 ottobre 2011

un giorno senza messicani. un giorno senza donne?

http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=60923

Prendo spunto dal film di Sergio Arau sulle conseguenze sulla sfera privata e socioeconomica dell'improvvisa assenza dei messicani dalla California, un giorno qualunque.
A me è stato detto, quando dopo aver avuto mio figlio sono rientrata al lavoro chiedendo il part time, che ero stata via due anni e mezzo e che non potevo chiedere cosi tanto, che le  altre mamme si sarebbero arrabbiate se lo avessi ottenuto.  intanto c'è da chiedersi chi siano queste fantomatiche altre mamme che si sentono usurpate, dato che conosco la maggior parte delle altre donne e so che poche hanno chiesto il part time, e poi che scusa è? " non vogliamo fare disuguaglianze" cosaaaaaaa??? allora, innanzitutto vogliamo parlare di parenti e amici impiegati nell'azienda molti dei quali hanno orari personalizzati? ma perchè non la smettiamo di essere ipocriti . avrei preferito sentirmi dire "viviana guarda hai il cognome sbagliato, non possiamo darti il part time. " ok, perchè a quel punto il dialogo sarebbe stato basato sulla sincerità. invece ti vengono a dire che è colpa tua, che sei stata via troppo e che poi gli altri si incazzano. disuguaglianze... ma perchè siamo tutti uguali??? allora su questa base il part time non lo dai nemmeno a chi è malato, perchè siamo tutti uguali. è ovvio che non è cosi: c'è chi preferisce il full time e anche gli straordinari, c'è chi non può e ha bisogno di flessibilità. chi ha detto che il successo di un'azienda dipende dall'orario fisso dei dipendenti? è una mentalità medievale. una mentalità che alla lunga non paga, perchè il dipendente appena può agisce di conseguenza. invece il dipendente al quale si concede qualcosa, sarà sempre grato e cercherà sempre di dare il massimo per l'azienda. Ma qui evidentemente si lavora sulla mediocrità, non certo sulla qualità del rapporto col dipendente nè  sulla resa professionale.
quindi immagino un giorno senza donne, in cui forse si capirebbe l'importanza del contributo femminile nella società: noi mamme, noi mogli e fidanzate, noi lavoratrici. si sa che i direttori del personale scelgono più volentieri le donne perchè queste lavorano con più dedizione e meno pretese. Poi però quando chiedono qualcosa in cambio vengono estromesse, relegate in posizioni subalterne e senza possibilità di una flessibilità. insomma si torna indietro dopo essere diventate mamme, si deve di nuovo costruire una credibilità, ma questo è profondamente ingiusto perchè dopo anni che una donna lavora per un'azienda non dovrebbe dover sempre ricominciare. allora auspico ai direttori aziendali un giorno senza donne. a partire dalla loro segretaria, che spesso è anche la loro balia....

martedì 11 ottobre 2011

A Lorenzo

La vita ti ha sfiorato piano piano, lenta,  coi sorrisi di tua madre...il tempo di toccare la terra coi piedini, il passo tu hai dovuto dimenticare. il passo è diventato un volo, col  profumo della mamma impresso nel tuo sonno, tu angelo sei nato già con l' ali.. il tempo non hai avuto per aprire le tue porte, che già Dio ti ha aperto il Suo portone.. e la misericordia tu la insegni, che a te non deve essere concessa.. perchè del Paradiso sei già degno,  perchè la Luce in te  è già riflessa.

domenica 9 ottobre 2011

tra cielo e terra, tu.


Tra Cielo e Terra, tu.

Tornare come Pagana nel Limbo dove tacciono le voci, 
nel caldo della sera, della notte, del silenzio. 
Piccola mia foglia, anima mia, 
io mi perdo come albero nel verde della tua unica stagione, ferma, lì, come una fotografia. 
Fermo il tuo respiro, fermo il tuo cuore, ferma la tua ecografia, in un momento di bocciolo per sempre appeso, come il mio cuore pensando a te.
Appesa, come la lacrima d'inverno, d'estate, in primavera e autunno, una lacrima che non ha stagioni, e le ha tutte, come te, in fondo. 
Meriti di più. Meriti di più che essere liquidato come chi è rimasto troppo piccolo per  essere visto, per essere sentito, per essere.
Tu sei.
Tu sei dentro di me, tu sei nel vento che soffia d'estate,  sei nei fiori colorati, nel mare calmo della sera... tu sei nelle mie Stanze.
Hai un posto, che è solo tuo, un posto senza tempo, come il mio dolore, come le mie lacrime, ma anche come il mio amore, i miei pensieri ...
anche tu hai il tuo orsacchiotto da abbracciare, te l'ho dato io, insieme al mio sangue, al mio ventre, e alla vita che non ho potuto darti.
Tu sei la mia foglia caduta, cullato nel mio diario come un pensiero d'amore, stellina che brilla da lontano, dolcissimo carillon senza tempo…
Per una mamma  tutti i figli sono uguali, per una mamma tutti i figli sono un canto… tra una ninna nanna e un pianto.






sabato 1 ottobre 2011

sul telelavoro e altre fantascienze

Italilandia: è un luogo più o meno geografico e molto distante (dalla realtà) dove il telelavoro ESISTE. Giuro! ne parla proprio la legge 53 del 2000, articolo 9: contributi a favore delle imprese per misure a sostegno della flessibilità e conciliazione lavoro- famiglia . si parla di telelavoro, di riduzioni orarie per chi ha figli fino agli otto anni di età. cercate l'articoletto su internet , è un file in pdf che non mi fa allegare a questo post e che si chiama: 


legge 53 del 2000, articolo 9: contributi a favore delle imprese per misure a sostegno della flessibilità e conciliazione lavoro- famiglia . incredibile, una meraviglia del progresso sociale del nostro paese. 
poi allora quando hai letto questa era futura, chiami un pochino i sindacati per informarti meglio su questi contributi che le aziende dovrebbero ricevere dallo Stato nel caso in cui facciano assunzioni part time, per esempio. e scopri che tu non c'entri. non c'entri perchè sei già assunta. cioè la ditta dovrebbe assumere un'altra persona part time e mettere te part time, o almeno cosi mi ha spiegato la gentile sindacalista. quindi chi è già assunto è fregato perchè nessuna ti darà il part time se non ha nessun tornaconto personale (salvo le ditte che invece lo fanno per risparmiare, ma che ovviamente non assumono altri). bell'incentivo alla conciliazione lavoro -famiglia. poi si chiedono come mai una nutrita percentuale di neomamme lasciano il lavoro dopo il primo figlio. lavorare otto ore tutti i giorni e non avere dove lasciare i figli, perchè gli asili a volte non te li prendono o se li prendono li tengono fino alle quattro. arrivare a casa tardissimo di corsa fare da mangiare per bimbi e poi per te e marito.. la giornata finisce li... tuo figlio non lo vedi quasi...e dopo che metti a letto il pupo ci vai pure tu a letto. e chi può permetterselo si licenzia. strano no? queste donne ingrate.... 

giovedì 29 settembre 2011

la lettera che non arrivò mai

ascoltate questo e nel mentre leggete
http://www.youtube.com/watch?v=v1RAzYnMPSs

a casa con l'influenza

chi di voi non ricorda con nostalgia i momenti di febbre a casa con la mamma ? non si andava a scuola, la mamma era tutta per te , ti preparava il tè caldo e te lo portava a letto, con i biscotti.. poi sedeva sul letto e ti coccolava. praticamente avere l'influenza per me era una festa!! a volte c'era in casa anche mia sorella e ricordo che si sedeva sul letto piena di sacchetti di plastica piegati a triangolo, tutti colorati, me li metteva tutti li e giocavamo per ore solo con i sacchetti. magia dell'infanzia... il pomeriggio il tè caldo, misurati la febbre, la medicina, un bacio...poi riposavi un po, e forse anche la mamma riposava... adesso è un po' diverso, beh... è tutto diverso! le coccole non arrivano.. le coccole si danno, al bimbo che anche lui non sta proprio benissimo... e quando chiama chiama! adesso è il suo turno... il suo turno di ricevere il tè e tante coccole...

lunedì 26 settembre 2011

il cup e le prenotazioni telefoniche

allora, ditemi che continuero' ancora a stupirmi di questo paese. perchè altrimenti non ho speranza!!! chiamo il cup x prenotare visita oculistica di controllo per franci. bene. chiedo di farla in via XII ottobre visto che abito qui, e l'altra volta ero dovuta andare in via ayroli perchè la asl sottocasa mia era ancora mezza chiusa. ok. la signora al tel mi dice che no, che la seconda visita si fa dove si fa la prima, perchè la cartella clinica è aperta li. ma io dico: "ma non è su internet la cartella?" " non credo signora." ah giusto, alla asl 3 siamo ancora in medioevo. ovviamente l'ho solo pensato, lungi da me litigare con sti personaggi... e poi chiedo un appuntamento di pomeriggio, e lei: "mi chiede troppo signora". ok, alle 1045 va bene, tanto franci si perde solo un giorno di asilo e io un giorno di lavoro, perchè dopo chi me lo tiene.. ma ok signora, magari le giro il conto della babysitter. ah, dimenticavo : il ticket. signora mi dice il cc postale della asl? eh signora deve chiedere in posta il bollettino. ma io non ci vado in posta, ne ho mille di bollettini vuoti da compilare!!!! dammi il conto! eh ma se vuole vada in banca carige, cosi non va in posta. ma perchè scusa? è piu divertente andare in banca che in posta? come al solito farò un pagamento on line, cmq in posta ci dovro andare, a ricaricare la postepay... roba da matti.

domenica 11 settembre 2011

gli incubi di francesco ... e della mamma

a una settimana dall'inizio dell'inserimento al nido io e franci siamo a pezzi. lui si sveglia al mattino e dopo il sonnellino pomeridiano in preda a crisi isteriche difficilmente placabili, e io ho il cuore che pesa 35 chili. giuro. su questo proprio non riesco a fare dell'ironia.. mi viene solo una grande tristezza al pensiero che se avessi un bel part time potrei andare a mezzogiorno a prendermelo e passare il resto della giornata con lui...e invece non lo vedo fino alle sette di sera. non commento. o forse dovrei ribadire che uno stato sano dovrebbe pensare alla famiglia ma sul serio, con politiche sociali di incentivo del part time per i neogenitori (uomini e donne, come nei paesi del Nord Europa..) . ma questo nostro paese, purtroppo, è molto malato... la grande storia la fanno loro, i politici, ma siamo noi a patirne le conseguenze...è sempre cosi.

martedì 30 agosto 2011

Dio non può non perdonarci...

Dio non può non perdonarci... quando al mattino lasciamo i nostri figli che vorrebbero stare con noi, e in silenzio e col sorriso sulla faccia e le spine nel cuore ci allontaniamo dal nido per andare a guadagnarci il pane.. in silenzio e col sorriso per non turbare l'anima di un figlio, e il groppone in gola che strada facendo sembra soffocare, le lacrime trattenute a stento nel cammino e l'aria fresca del mattino e il mare... Dio non può non perdonarci, se stiamo lontani tutto il giorno da casa, noi uomini e donne di buona volontà, che stiamo tutti insieme a condividere il destino di gente comune... Dio non può non perdonarci, chè tutto questo lo facciamo per amore... dei nostri peccati il Sole si dimentica, quando illumina il nostro quotidiano fare.

giovedì 25 agosto 2011

appunti di vita

al mattino francesco si svegliava alle nove. io ero a casa e dormiva tranquillo fino a tardi.  da quando ho ripreso a lavorare franci si sveglia alle otto meno dieci,  cosi stiamo un po insieme prima che io esca di casa. sono meravigliata ma anche felice perchè quest'amore è profondo e reciproco, e sebbene io non faccia nulla per svegliarlo, lui sente che se si sveglia tardi la mamma non c'è più. stamattina ha aperto gli occhi e mi ha fatto un sorriso che ha fatto sorgere il sole dentro di me. non si può non amare la vita se nella vita c'è un sorriso cosi...

lunedì 22 agosto 2011

primo fine settimana dopo il rientro al lavoro

ragazzi... qui si capisce come marito e moglie non possano fisiologicamente litigare in settimana. non si può. c'è troppo da fare, e si è stanchi. col cucciolo che gira per casa come un matto tipo "posseduto" e ti chiedi cosa gli sia successo in giornata per essere arrivato alle 19 in quello stato: ride, poi grida, prende il cibo e lo lancia per terra e poi ride... poi prende tutti i giocattoli e : tan! tun! sul parquet.. giù dalla scala interna di casa... i giochi che rotolano, le palle che rotolano... tutte le palle intendo! quindi nel momento in cui lo metti a nanna non c'è tempo per discutere.. praticamente sei un automa che spera che il calvario dello sparecchiare+pulire il lavandino e riordinare piatti+spazzare la spazzatura molto indifferenziata che la belva ha lasciato ovunque sul pavimento+ ritirare i panni stesi finisca prima possibile.
ma nel fine settimana.... tac! scatta lo specchio della realtà: di fronte alla casa che ti guarda minacciosa, i panni sporchi la polvere il bagno che sembra il wc della stazione e i pavimenti neri ... sono colta da una crisi isterica! e si finisce per litigare.. ah, si, finalmente nel fine settimana si litiga un po'! con me che faccio l'isterica esasperata dalla casa minacciosa e tutto il resto che sembra sempre essere troppo indietro. poi alla fine la domenica sera ti prende la tristezza perchè ti rendi conto che forse hai perso tempo a litigare e soprattutto hai perso un'occasione buona per stare in santa pace (figlio permettendo) con tuo marito. e speri di essere un po' più ragionevole nel prossimo fine settimana. mah, che strana la vita...

giovedì 18 agosto 2011

quale è il tuo sogno nel cassetto?

Volevo fare la pittrice. poi la cantante. poi la scrittrice. poi la politica. infine la psicoterapeuta. fatto sta che adesso faccio l'impiegata e la mamma. mah...
insomma, qual è il vostro sogno? questa è una domanda che faccio a tantissimi. perchè  non è che uno se è adulto deve dimenticarsi di avere dei sogni! deve lasciare aperte queste stanze dell'anima.
ho chiesto a una mia amica che lavora in un call centre e fa la mamma : "qual è il tuo sogno?" e lei mi ha risposto  prima che non aveva sogni particolari e alla fine ha detto: "fare la parrucchiera". vedi? anche tu hai un sogno! cioè io i sogni indicati sopra ce li ho ancora tutti, magari con un diverso ordine... ma cercherò di realizzarli tutti , se vivo abbastanza (se lassù qualcuno vuole farsi due risate a vedermi affaccendata e sempre piena di obiettivi, tipo Leonetto di Nanà, ve lo ricordate? oppure ... "ho interessanti prospettive per il futuro", nel film "Il ragazzo di campagna"). comunque io sono una grande testa tra le nuvole. mio marito ogni volta che mostro entusiasmo per una cosa nuova mi dice: "ecco , ci siamo, inizia di nuovo con i suoi voli pindarici..." in pratica cerco sempre un modo per fare soldi senza lavorare troppo: prima volevo fare traduzioni da casa, ma nada, mi han detto che lavori tanto e guadagni poco; poi dare ripetizioni, poi vincere al superenalotto, fare la tagesmutter,  e infine scrivere un bel blog e riuscire a mantenermi con gli sponsor. questa poi! mi è scoppiato a ridere in faccia. e io gli ho detto: " ridi ridi, vedrai se non ci riesco."

secondo voi ci riesco?



martedì 16 agosto 2011

Una mamma in corriera: Il primo giorno di lavoro dopo la maternità.



Ore 7 e 15,  dopo due anni e cinque mesi...  è una sveglia che mi tira giù dal letto, e non il mio bambino. Già, ero abituata a farmi svegliare da lui, salvo alcuni casi...  e cosi, mentre cammino per Via Ravasco verso l'ufficio, mi viene in mente che... che l'ultima volta che ho fatto quel tragitto per andare al lavoro, avevo la vita nella mia pancia...ed ero felice, felice, felice! perchè quando una donna culla un essere umano nella sua pancia, l'emozione che attraversa la sua mente è toccante , è pioggia di stelle e fiori nelle sue Stanze. Sognavo, sognavo insieme a mio marito il nostro fagiolino, e insieme toccavamo la mia pancia per salutarlo... poi quel giorno... era venerdi sei marzo e mi trovai delle macchioline rosa quando andai in bagno... poi nulla. Poi, più tardi, andammo a una cena a casa di amici, io non potevo dire ancora di essere incinta, era troppo presto e non me la sentivo.. ma cullavo il mio segreto con qualche sorriso in più che fece capire a qualche amica perspicace quello che stava succedendo dentro di me... beh in quel momento mi crollò, ci crollò il mondo addosso... stavolta in bagno trovai un'emorragia, un flusso enorme e lì pensai "ecco, è finita..." e abbracciai mio marito piangendo. 
Così di corsa all'ospedale, dritta al reparto ginecologia...nessuno capì nulla... mi dissero che avevo un aborto in corso.. che non si poteva fare nulla... e invece la dottoressa del pronto mi disse di stare a riposo assoluto e mi fece fare subito le analisi del sangue (santa donna, vorrei tanto ringraziarla..) ... avrei dovuto ripetere le analisi dopo due giorni.al sabato  tornammo al pronto soccorso perchè continuavo a sanguinare e ci fu data la stessa risposta poco rassicurante: non si poteva fare nulla... 


Mio marito quel lunedi sarebbe partito per il Belgio, con un cuore piccolo cosi... e quei giorni senza speranze furono orribili:  mi spunto' qualche capello bianco.. e la sera piangevo e mio marito mi abbracciava, non sapevamo cosa sarebbe accaduto da li a pochi giorni... non sapevamo se il nostro fagiolino sarebbe sopravvissuto ... o se era già morto. Io mi dicevo che era morto perchè la speranza in quel momento faceva troppo male... non l'avevamo detto a nessuno dei nostri genitori, ma alla fine fummo costretti perchè io non potevo restare da sola, non dovevo muovermi dal letto e cosi mi trasferii da mia suocera.
Al lunedi sentii subito il mio ginecologo, mi precipitai da lui e .. morale della favola: Francesco era bello vivo e vegeto e il cuoricino batteva (lacrime mie e quasi anche del ginecologo..) mamma ferma a letto o divano e tanto bel progesterone. altro che non si poteva fare nulla!!! le perdite comunque continuavano e quindi avevo un'ansia tremenda, soprattutto perchè mio marito non c'era e io, ospite da mia suocera, cercavo di trattenere la mia paura, ma ogni volta che cambiavo un assorbente mi sentivo morire. 

Dopo una ventina di giorni il ginecologo scoprì che nella mia pancia c'erano due bambini, ma uno era morto. ecco, quel sangue probabilmente era il suo, era del gemello di Francesco. Ancora oggi guardo quel sacco amniotico con quel piccolo embrione , e penso che anche quello è mio figlio, e non posso dimenticarlo. La vita va avanti, e Franci ce l'ha fatta. E' una peste e ha una vitalità addosso che solo chi ha lottato tanto per sopravvivere puo' avere.  Ed eccomi qui, stamattina, a riprendere quel punto e a capo. E stavolta si comincia in tre. 


Il resto ve lo racconterò la prossima volta. 
A presto, 
Viviana

venerdì 12 agosto 2011

eccomi....

ciao a tutti! una mamma dovrebbe avere la patente.. dovrebbe aver già completato un percorso professionale.. invece no! ho sovvertito l'ordine delle cose e quindi vado effettivamente in corriera e di carriera ancora non se ne parla... o perlomeno so cosa voglio fare da grande ma per ora faccio tutt'altro!! e nel frattempo.. nel frattempo mamma!
spero di leggervi presto, mamme, lavoratrici, studentesse e studenti, papà e lavoratori, single e accoppiati, nonni e nonne... insomma tutti tutti tutti !

un abbraccio
mamma vivi